L’Unione Europea (UE) sta creando un quadro legislativo per facilitare la transizione verde in tutta l’UE, incoraggiando il potenziale degli strumenti digitali per migliorare la sostenibilità. Una pietra miliare degli strumenti sostenibili dell’UE è il Passaporto digitale dei prodotti (DPP), un sistema informativo elettronico per specifici gruppi di prodotti di consumo. È stato istituito dal Regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (ESPR), entrato in vigore il 18 luglio 2024.
La Commissione europea (CE) ha commissionato un quadro di riferimento standardizzato per la DPP al CIRPASS, un consorzio di 31 partner che comprende organizzazioni europee di ricerca e tecnologia, società di consulenza sulla sostenibilità e associazioni industriali. Tra l’ottobre 2022 e il marzo 2024, il CIRPASS ha preparato questo quadro, concentrandosi su quelli che sono considerati prodotti prioritari, tra cui il tessile (tessuti, abbigliamento, pelletteria e calzature), l’elettronica e le batterie. Mentre le calzature rientrano nella categoria dei prodotti tessili, il lavoro si concentra attualmente sui prodotti tessili e sull’abbigliamento, mentre i lavori sulle calzature seguiranno a partire da marzo 2025. È importante che la CE consideri le caratteristiche e le esigenze specifiche di questo prodotto, molto più complesso dell’abbigliamento.
Le industrie calzaturiere hanno accolto il DPP come uno strumento per aumentare la trasparenza e tracciabilità all’interno del settore. Tramite il QR code sul prodotto, il DPP fornirà informazioni sull’impronta ambientale, la composizione, l’origine e le etichette del prodotto e dei suoi componenti. Darà modo al consumatore di fare scelte più informate e sostenibili. Tramite l’autenticazione e il tracciamento dei prodotti, il Dpp potrebbe giocare un ruolo più ambizioso nella lotta contro il greenwashing e la contraffazione?
Si prevede che il sistema standardizzato del DPP sia prodotto per la fine del 2025. Al momento, la Commissione, insieme alle aziende e ad esperti, sta anche sviluppando gli Atti Delegati per il tessile, che dovrebbero essere pronti per gennaio 2026, mentre il DPP per il tessile dovrebbe entrare in vigore a luglio 2027. La CE dovrebbe tenere in considerazione la capacità delle PMI, garantendo loro un periodo di adattamento appropriato supportandole sia a livello Europeo sia a livello locale. Solamente tramite questo approccio si potrà avere una transizione verde efficace ed inclusiva del settore.
L’introduzione del DPP cambierà il modo in cui le aziende pensano alla sostenibilità, rendendole più consapevoli della rilevanza delle informazioni vere e misurabili. Inoltre, con la piattaforma EU in arrivo che sarà in grado di raggruppare le informazioni su tutti i prodotti, i consumatori saranno in grado di comparare i dati dei DPP per vedere più chiaramente chi sta facendo il lavoro migliore in termini di sostenibilità e chi sta usando tecniche di greenwashing, che dovrebbe anche incoraggiare le aziende e i professionisti ad adottare reali pratiche di sostenibilità nelle loro strategie di business.